Le persone che chiedono protezione in Italia non sono affatto protette. Al contrario, sono costrette a superare numerosi ostacoli, anche solo per presentare la propria richiesta di asilo.
Dal primo accesso alla Questura per istanza di protezione internazionale al momento della eventuale accoglienza istituzionale, intercorrono mesi, a volte anni.
I rinvii continui degli appuntamenti per la formalizzazione dell’istanza di protezione costringono le persone a vivere in strada, privi di documenti e senza la possibilità lavorare legalmente.
Non solo, l’accoglienza istituzione è stata col tempo impoverita quantitativamente e qualitativamente: il numero dei posti è sempre più ridotto e i più fortunati sono ospitati in strutture fatiscenti e sovraffollate, e lasciati in uno stato di abbandono, senza attivazione dei servizi di supporto all’esercizio dei diritti civili e all’inclusione sociale.
Esiste quindi un cortocircuito di sistema per cui i richiedenti protezione sono spesso costretti a versare, per periodi di tempo anche molto estesi, in condizioni di marginalità, disagio sociale e psicofisico che ne contrastano l’inserimento sociale e l’autodeterminazione.
Baobab Experience – attraverso i suoi sportelli di supporto legale e inserimento lavorativo, la sua scuola e i suoi progetti di housing – aiuta rifugiatə e richiedenti asilo a superare gli ostacoli alla piena realizzazione della persona, dei suoi diritti e dei suoi bisogni.