Driss #verbamigrant

Ciao! Sono a Trieste: ce l’ho fatta! Impossibile tradurre l’emozione che si prova nel rincontrare in Europa una persona conosciuta dall’altra parte della fortezza Europa, bloccata per mesi ai confini Ue, sistematicamente e illegalmente respinta. Abbiamo conosciuto Driss in una missione umanitaria in Bosnia. Driss è nato e cresciuto a Casablanca. Controlliamo il prossimo volo…

Si torna nelle scuole!

A. e B., del Senegal e del Gambia, rispondono alle domande degli alunni di un liceo di Roma. Quello che accade quando, chi ha sperimentato sulla propria pelle e nella propria anima i drammi e gli orrori della migrazione, racconta e si racconta a coetanei e studenti delle scuole italiane è una magia: un catarsi…

Abolish Frontex

Siamo tant*, siamo unit* e abbiamo le idee chiare! Esigiamo l’abolizione di Frontex, l’agenzia di frontiera dell’Unione Europea, il braccio armato della Fortezza Europa. Le politiche militarizzate dell’Ue hanno ucciso più di 40.555 persone dal 1993: annegate nel Mediterraneo, colpite da armi da fuoco alle frontiere, uccise dopo essere state torturate e abusate, a seguito…

Persone, non numeri

Questa missione nei Balcani ha dato e ci ha restituito felicità e vogliamo condividerla con voi. Nella cittadina bosniaca di Tuzla, lì dove si riversano i migranti respinti ai confini con la Serbia, abbiamo conosciuto un giovane migrante pakistano, ex campione di cricket. Lui ci ha dato un’idea, noi abbiamo provato a realizzarla: portare, nei…

Seid #verbamigrant

Seid Visin, 20 anni – originario dell’Etiopia e adottato da una famiglia italiana all’età di 8 anni anni – si è tolto la vita, a pochi giorni dal suicidio di Musa Balde, nel Cpr di Torino. Impossibile oggi raccontare una storia diversa da quella raccontata da Seid nella lettera che sta facendo il giro del…

Solidarietà senza frontiere

Eccoci di nuovo in Bosnia. Proprio adesso che la neve si è sciolta e i migranti tornano a tentare di varcare il confine della Fortezza #Europa non c’è più il viavai frettoloso di solidarietà ne le sfilate di giornalisti e reporter. Eppure nulla è cambiato dai giorni in cui si gridava alla “catastrofe umanitaria” Se…

Aboubakar #verbamigrant

Il barcone con cui è partito Aboubakar ospitava a bordo più di cento persone. È salpato di notte, inoltrandosi in un mare nero e infinito, con le onde sempre più alte e le luci della costa sempre più lontane e fioche. Ricordo i pianti acuti dei bambini, ma ricordo sopratutto il pianto strozzato degli adulti,…

Stephan #verbamigrant

Stephan ha impiegato 5 anni a raccontare il suo dramma. Abbiamo parlato di tutto: del suo lavoro di insegnante in Nigeria, delle sue poesie, della fuga dal terrore seminato da Boko Haram, del senso di colpa per essere fuggito, dell’amore per Ilaria, la sua fidanzata. Pensavamo di aver parlato di tutto. Non avevamo parlato di…

Major #verbamigrant

Major ci viene incontro con lo sguardo rivolto altrove, assorto e assente al tempo stesso. Con un passo molto stentato, quasi claudicante, resta subito indietro, rispetto al nuovo gruppo di dieci giovani ragazzi eritrei che si avvicina ai volontari Baobab dedicati alla prima accoglienza. Impossibile non notarlo. Quando Major ha lasciato il suo villaggio in…

Let’s play the real “game”?

– Cosa ti manca di più? – La mia famiglia, i colori e gli odori della mia terra e…il Cricket! Il Cricket: il gioco, l’improvvisazione in strada con qualsiasi cosa possa lontanamente somigliare a una mazza e a una palla. Perché sono adolescenti, sono bambini: hanno al massimo 20 anni, anche se già mille vite…

Nadia e Ines #verbamigrant

Squilla il telefono. Sono le due di notte. “Ci sono due giovani donne africane che dormono su un giaciglio di fortuna fuori dal Centro d’accoglienza comunale di Via Assisi” A chiamare sono gli operatori della Sala Operativa Sociale, costretti a contattare una Associazione di volontariato nel disperato tentativo di non abbandonare in strada due ragazze…