Grandi Stazioni ci manda un messaggio inequivocabile e ce lo manda con delle fioriere di gusto discutibile e non poco indiscrete: non ama che esistano i senzatetto o meglio non ama che i senzatetto si vedano o, meglio ancora, non ama che i senzatetto si vedano all’ingresso delle sue proprietà.
Ma vogliamo rassicurare Grandi Stazioni che anche i senzatetto non amano essere tali e che Baobab Experience stessa non ama che donne, uomini e bambini in transito, titolari di protezione internazionale e richiedenti asilo siano costretti a giacere sulla pavimentazione esterna a una Stazione ferroviaria.
Puntualizziamo giusto per non confondere decoro urbano, rispetto della proprietà privata e indecenza amministrativa.
Perché, magari, invece di pensare di sostituire esseri umani con fioriere anti-uomo (le chiamano anti-bivacco) ci saremmo aspettati che una Azienda come Grandi Stazioni accogliesse una delle tante proposte di discussione avanzate dalla nostra Associazione e che valutasse l’opportunità di mettersi dalla parte degli ultimi, facendo pressione, assieme a noi, affinché il Comune e le istituzioni competenti si assumano una qualche responsabilità nei confronti delle fragilità in transito e ottemperino al dovere di assicurare accoglienza ai titolari di protezione e ai richiedenti asilo.
Ma se la percezione è quella di avere a che fare con spazzatura da allontanare, c’è poco su cui dialogare.
Grazie dei fiori, grazie.
Piazzale Spadolini, 13 luglio 2021
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