Sono arrivati i primi Buoni Spesa per i senza fissa dimora di Piazzale Spadolini.
È una buona notizia. È stata una iniziativa giusta e importante.
MA, c’è sempre un ma…
E non per innescare polemiche sterili, ma per tentare di offrire un quadro il più possibile veritiero.
I ragazzi che hanno ricevuto il blocchetto sono stati, nella sfortuna, fortunati.
Fortunati perché molti altri sono ancora in attesa, nonostante il Comune di Roma sia già in grave ritardo sulle consegne: diverse associazioni operative sul territorio romano hanno denunciato, a ragione, intempestività, attriti procedurali e scarsa trasparenza sui criteri di esclusione. L’indigenza non concede troppi differimenti.
Fortunati perché, ai senza fissa dimora di Piazzale Spadolini, l’iniziativa è stata presentata e spiegata dagli attivisti di Baobab Experience, che hanno dato supporto nella compilazione e nella trasmissione delle domande e che hanno seguito e monitorato le tempistiche di accettazione e di riconoscimento del sussidio.
Spesso non ci si rende conto che le persone in stato di bisogno sono anche coloro che hanno maggiore difficoltà di accesso alle informazioni e ai servizi e che lo stato sociale si compone non solo di strumenti assistenzialisti ma anche e soprattutto di una impalcatura di tutele a protezione e garanzia di equità e uguaglianza nelle opportunità.
Il benessere diffuso è un impegno politico quotidiano!