Vi ricordate il corteo di una parte della tifoseria laziale, con cori e saluti fascisti per le vie di Glasgow, in occasione dell’Europa League?
La reazione dagli spalti della Green Brigade, la storica tifoseria del Celtic FC, è stata geniale ma non si è fermata a uno striscione. Per rispondere alle provocazioni, alla violenza fascista e all’ambiguità della stessa UEFA sul tema, la Brigata verde ha lanciato una raccolta fondi da destinare a noi e all’associazione Scottish Action for Refugees.
“il Celtic è un club di immigrati. In fuga dalla carestia e dall’oppressione coloniale, un gruppo di immigrati ha fondato il Celtic Football Club per nutrire i bambini affamati di una comunità che aveva trovato una nuova casa a Glasgow.
Purtroppo, nel 2019, l’intolleranza verso gli immigrati è ancora una storia familiare in tutta Europa. Troppo spesso questo si manifesta negli stadi di calcio e troppo a lungo è rimasto incontestato.
Dobbiamo avere la forza di difendere gli ideali da cui siamo nati. Allo stesso tempo dobbiamo combattere contro quei principi che sono l’antitesi della nostra stessa esistenza. Non c’è posto per il fascismo al Celtic Park come in nessun altro luogo.”
La passione per il calcio, lo spirito sportivo dovrebbero essere questo: un gesto d’amore concreto, un atto di ribellione contro le discriminazioni, un cartellino rosso contro il razzismo, mai e poi mai un saluto romano.
Le donazioni sono state tantissime e la raccolta sarà aperta ancora per qualche giorno. Per chi volesse contribuire può farlo qui:
https://www.gofundme.com/f/sudsqq-footballagainstfascism
Grazie ragazzi, per il supporto e per essere venuti a trovarci al presidio.
We’ll never walk alone