Nel fracasso dell’ennesimo circo costruito su un drammatico fatto di cronaca a scopo non pienamente riuscito di propaganda, oltre 100 persone sono morte mercoledì nel naufragio di un barcone partito dalla Libia: 265 a bordo tra cui donne e bambini.
Il bilancio peggiore del 2019 in termini di perdite di vite umane.
Tutto questo mentre il Parlamento italiano votava il#DLSicurezzaBis, una vera e propria mannaia sulle missioni di salvataggio delle ONG in mare, la legittimazione di politiche liberticide e repressive, che criminalizzano il dovere al salvataggio e il diritto al dissenso erodendo i diritti e valori umani fino ad annullarli.
Ci siamo opposti partecipando alle piazze in#MobilitazionePermanente e continueremo a opporci a questo decreto disumano, perché la sicurezza deve essere prima di tutto sicurezza sociale e dei diritti non guerra ai poveri e ai migranti; perché nello spurgo di malessere e rancore sociale a cui siamo esposti ogni giorno, non si perdano i gesti quotidiani di solidarietà e di lotta per i diritti di tutti, portati avanti non solo dalle attiviste e dagli attivisti ma anche da semplici cittadine e cittadini – da chi risponde alle nostre chiamate, per la pasta o un seggiolino, a chi in mare porta in salvo decine di persone con il suo peschereccio.
Per non perdere la testimonianza degli orrori ma anche le tracce di questa resistente umanità.