Chiede di non essere processato accampando scuse vergognose e diffamatorie che mettono sotto accusa chi oggi non può difendersi. Terrorismo, clandestinità, misure di sicurezza, teoremi inquietanti per nascondere scelte precise di propaganda elettorale. Come se non bastasse ha avuto il coraggio anche di attaccare quelle associazioni che hanno saputo essere l’unico spazio di tutela che oltre 100 persone, private della libertà per oltre 10 giorni, hanno trovato in un paese in parte ostile e pieno di odio.
Quando una parte dei migranti di origine eritrea sbarcati dalla nave Diciotti é arrivata al presidio di Baobab Experience abbiamo subito garantito per loro tutte le tutele necessarie, dall’informativa legale ai primi interventi sanitari. Abbiamo fatto diversi incontri e quello che abbiamo visto è che avevano il terrore negli occhi e quella incredulità dell’essere stati bloccati in mare da un paese che dovrebbe essere un porto sicuro, un rifugio, con la minaccia di essere rimandati in Libia. Abbiamo deciso di dargli la possibilità di pretendere giustizia per quanto gli era accaduto e abbiamo cosi raccolto oltre 40 procure legali per avviare procedimenti giudiziari.