Migliaia di morti in mare, guerra alle ONG, respingimenti, deportazioni, sgomberi coatti, percorsi d’inclusione sociale distrutti senza soluzioni alternative.
Abbiamo gridato il nostro dissenso qui e in strada a fianco di chi è sopravvissuto alla Libia, ai barconi, alle politiche disumane di coercizione della libertà di movimento e di salvezza della propria vita, ma non basta.
Non lasciamo che le storie di migliaia di morti in mare e soprattutto quelle dei vivi, piombino nel silenzio dell’indifferenza, ogni volta che il teatro della propaganda spegne i riflettori.
E’ in atto una grave violazione dei diritti umani ed è arrivato il momento di fare rumore tutti insieme.
“Aprire i porti, le frontiere, le nostre città, le strade e le piazze perché senza dissenso non c’è democrazia.
Aprire la cittadinanza alla generazioni presenti e future
Affermare il salvataggio in terra e mare come azione indiscutibile e giusta.
Salviamoci anche noi per restare umani!”
Venerdi 25 gennaio ore 17:00 in piazza dell’Esquilino,
porta con te una casseruola, mestoli e strumenti per #farerumore!