Mancano 5 giorni alla discussione alla Camera, se il dl diventerà legge le proteste attraverso blocchi e picchetti di lavoratori, studenti, attivisti per i diritti sociali ed ambientali, dei migranti sfruttati nella logistica e nelle campagne, diventerà reato.
✓se il blocco stradale avviene attraverso “oggetti o congegni” ed è effettuato da più persone, si prevede la pena da 2 a 12 anni di reclusione (se riesci a fare tutto questo da solo ti becchi da 1 a 6 anni di reclusione);
✓se il blocco di strada ordinaria avviene tramite il “proprio corpo” allora ecco una sanzione amministrativa da 1.000 a 4.000 euro;
✓se un migrante ha una condanna definitiva per blocco stradale o non obbedisce all’ordine di scioglimento di un assembramento, si becca la revoca o il diniego del permesso di soggiorno
Una norma dalla dura repressione che colpisce una tradizionale forma di lotta che ha portato ad avanzamenti sul piano dei diritti nel nostro Paese: basti pensare ai picchetti ed ai blocchi stradali dei lavoratori; degli studenti; degli tanti attivisti per i diritti sociali ed ambientali. Una norma ancora più discriminatoria per tutti quei migranti che, sfruttati nella logistica o nelle campagne, vogliono protestare per la loro dignità.
Una norma in stridente contrasto con l’articolo 21 della Costituzione che enuncia il sacrosanto diritto di esprimere liberamente, con ogni mezzo di diffusione, il proprio pensiero.
Una norma che conferma, ancora una volta, quanto il D.L. “Salvini” sia un pericolo per tutti e tutte noi.
#SpegniLaMiccia––> scendi in piazza il 23 Novembre
ndo parliamo di ritorno del fascismo siamo visionari
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