CONFERENZA STAMPA “Accoglienza e transito dei passeggeri della nave GC DICIOTTI: la nostra testimonianza”

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CONFERENZA STAMPA “Accoglienza e transito dei passeggeri della nave GC DICIOTTI: la nostra testimonianza”

Gioved’ 13 Settembre H 10:30 – Associazione della Stampa Estera Via dell’Umiltà 83/C
00187 Roma
Interverranno:
– Andrea Costa, Coordinatore dei Volontari di Baobab Experience
– Giovanna Cavallo, Responsabile del Team Legale Baobab Experience
– Referenti delle Associazioni che collaborano con Baobab Experience

Siamo un’associazione umanitaria con una missione definita: aiutare i migranti in transito in Italia, offrendogli beni di prima necessità, assistenza medica, legale, supporto logistico ed economico per raggiungere, una volta identificati, la destinazione che preferiscono.

Non sono criminali, sono vittime.

Per rispondere alla gogna mediatica, alla nuova Inquisizione social ma anche a tanti sostenitori che ce lo stanno chiedendo in queste ore, sì, abbiamo accompagnato 48 eritrei sbarcati dalla nave della GC Diciotti, tutti già identificati dalla Questura, al campo della Croce Rossa di Ventimiglia per loro volere, tra loro c’erano anche donne e bambini. Persone fragili, provate dal viaggio e dalle torture nei centri di detenzione libici, che abbiamo scelto di proteggere dalla crescente pressione dei media, dalle manifestazioni xenofobe e dal rischio della violenza neofascista.

Non vogliono restare in Italia, per loro è solo un Paese di transito e in questo momento a forte rischio di violenza xenofoba: proprio due giorni fa, l’ONU ha annunciato l’invio di ispettori per minacce concrete all’incolumità dei migranti e dei rifugiati nel nostro Paese.

Certi dei nostri valori di solidarietà, facciamo parte della grande rete di protezione umanitaria attorno a queste donne e questi uomini, siamo complici delle loro speranze e continueremo la nostra missione.
Non siamo i soli, non siamo soli.

E’ una missione difficile, in cui le speranze di una vita migliore, di pace, di un nuovo inizio, si scontrano con la drammatica realtà: l’assenza di politiche di accoglienza strutturate e coordinate (ma soprattutto umane) in Europa e un clima di rifiuto, di osteggiamento e di negazionismo di fronte a ciò che sta accadendo alle nostre frontiere, in Libia, nel Mediterraneo, sulla rotta balcanica. Violazioni dei diritti, torture, un’ecatombe di cui un giorno la storia stamperà a chiare lettere i nomi dei responsabili.

Non ci interessano le provocazioni, non ci interessa questo circo della disinformazione a colpi di fake news, e casi mediatici depistanti dai problemi reali, vorremmo solo che in questo Paese si tornasse ad avere rispetto per le persone, tutte, a maggior ragione le più fragili, quelle in difficoltà e quelle che, ogni giorno, tendono loro una mano.

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