Oggi ricorrono due anni dal tragico naufragio al largo del Mediterraneo in cui hanno perso la vita molti profughi siriani, in fuga dalla guerra. Poco più di una settimana fa abbiamo commemorato con i nostri ospiti le 366 vittime eritree di Lampedusa. Ancora adesso esiste un mare amico e un mare nemico. A fare la differenza è il tipo di viaggio. Quando l’esodo di un popolo è affidato a un mare nemico, con mezzi di fortuna e nelle mani dei trafficanti, è l’umanità tutta ad essere responsabile. Nell’indifferenza, nelle omissioni, nel silenzio. Non intervenire nel salvare, nel prevenire, nell’accogliere significa essere complici di quel mare ostile #NoBorders #WelcomeRefugees
La foto è di Valerio Muscella