Ci stringiamo in un abbraccio solidale a migranti e attivisti no border dopo l’intollerabile sgombero a Ventimiglia.
Lo sgombero è un metodo coatto irrispettoso della dignità umana dei migranti e dell’operato degli attivisti che si sono fatti carico di un’emergenza a fronte di un silenzio da parte delle istituzioni. Ancora più intollerabile è stato il cordone della polizia alla frontiera che ha impedito l’approvvigionamento di viveri ai migranti in presidio. Provoca inoltre sdegno che un gruppo di volontari che in questi mesi ha solidarizzato con i migranti, fornendo un aiuto umanitario e concreto, sia stato portato in questura per l’identificazione, con il rischio di ripercussioni penali. La solidarietà non può essere soggetta a limitazioni e i migranti in transito non possono continuare ad essere invisibili per le leggi statali ed europee.
Alla luce di questi ultimi episodi si richiede con maggiore forza una revisione del trattato di Dublino per consentire ai migranti un transito sicuro e nella legalità e per implementare corridoi umanitari volontaristici in ambito europeo.